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I sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System) come telecamere, radar e altri sensori installati dietro il parabrezza e in varie parti del veicolo sono sempre più amici di chi viaggia lungo le strade di tutto il mondo. I dati più recenti che arrivano dagli Stati Uniti all’Europa parlano di una riduzione media dei tamponamenti che va dal 25% a quasi il 50%, proprio grazie alla frenata automatica di emergenza (Autonomous Emergency Braking – AEB). 
Allo stesso tempo, secondo uno studio IIHS-HLDI, la metà degli ADAS dà problemi una volta che viene riparato il parabrezza danneggiato durante l’urto. A seguito della sostituzione del cristallo anteriore, infatti, è necessaria la ricalibratura dei sistemi ADAS presenti dietro il vetro, effettuata a regola d’arte, così come avviene presso i centri specializzati Doctor Glass, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni sul territorio italiano e da 7 anni è Campione del servizio per la riparazione parabrezza. Dunque, niente fai da te e massima attenzione anche a chi effettua l’intervento secondo le garanzie e le procedure di legge.

ADAS obbligatori

Dall’estate del 2022 sulle auto di nuova immatricolazione sul territorio europeo sono diventati obbligatori alcuni ADAS. La sicurezza, grazie all’ausilio della tecnolgia, è infatti al primo posto considerando il fatto che il 93% (dati OCSE) dei sinistri dipende dal fattore umano. Quali sono gli ADAS obbligatori? Si tratta dell’AEB (Autonomous Emergency Braking), l’ISA (Intelligent Speed Adaptation), il DMS (Driver Monitor System), il LDW (Lane Departure Warning) ed ELKA (Emergency Lane Keeping Assist), l’EDR (Event Data Recorder) e la predisposizione per l’etilometro.

Gli ADAS nel dettaglio

Vediamo cosa significano queste sigle e cosa comportano
– AEB (Autonomous Emergency Braking): questo sistema è utilissimo in città quando si procede lentamente con frequenti partenze e frenate. L’auto è in grado di fermarsi automaticamente evitando un ostacolo, sempre che la distanza di sicurezza venga rispettata. 
– ISA (Intelligent Speed Adaptation): è un sistema attivo e passivo. Legge in cartelli dei limiti di velocità e frena il veicolo in caso di superamento. Visto che però, ad esempio in caso di emergenza (corsa in ospedale…), un veicolo ha necessità di viaggiare più veloce, l’ISA può essere sempre disattivato e in quel caso avverte semplicemente il conducente del superamento dei limiti.
– DMS (Driver Monitor System): grazie a una telecamera puntata sul volto e ai sensori nel volante, l’auto segnala i segni della stanchezza del conducente.
– LDW (Lane Departure Warning): quest ADAS mantiene la vettura all’interno della corsia di marcia.
ELKA (Emergency Lane Keeping Assist): collegato al precedente, rimette automaticamente la vettura nella corsia di marcia quando questa oltrepassa le linee che la delimitano. 
EDR (Event Data Recorder): è la scatola nera che registra tutte le attività del veicolo. I dati sono protetti dalla privacy.
Etilometro: abbiamo detto che l’obbligo è relativo solo alla predisposizione. Infatti, al momento, sulle nuove vetture prodotte in Europa non è ancora obbligatorio questo sistema che evita l’avvio del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a quello consentito. 
– A questi si aggiunge l’ACC (Adaptive Cruise Control), obbligatorio dal 2020, con cui l’auto mantiene una velocità costante e rallenta in caso di un veicolo che precede a una velocità inferiore. Dopo il sorpasso, il veicolo torna alla velocità impostata.

La guida autonoma

Più la tecnologia andrà avanti, più si andrà verso la guida completamente autonoma. Per fare questo, sarà necessario un salto di qualità anche della rete dati, poiché i veicoli dovranno non solo essere dotati di ADAS sempre più sofisticati, ma dovranno dialogare tra loro in tempo reale. Ciò sarà possibile solo grazie a una capillare rete 5G e alle sue evoluzioni.

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