La guida autonoma procede per fortuna a ritmo incessante la sua strada, aiutando automobilisti (tanto i conducenti quanto i passeggeri) ad essere sempre più sicuri. Per il prossimo triennio (2020-2022) l’Unione Europea ha reso obbligatoria l’installazione su tutte le vetture di nuova immatricolazione di 3 ADAS (Advanced Driver Assistance System) sui cui ricalibratura dopo la sostituzione del parabrezza Doctor Glass è costantemente aggiornato: l’Automatic Emergency Breaking (frenata automatica di emergenza), il Line Keeping Assist (mantenimento dell’auto nella propria corsia) e l’Adaptive Cruise Control (regolazione della velocità e distanza di sicurezza tra i veicoli).

Due big del mondo automotive e tecnologico hanno recentemente commentato come secondo loro molto difficilmente si arriverà al livello di guida autonoma di grado 5. Ricordiamo, infatti, che i livelli della guida assistita e autonoma sono appunto 5.

Nel 1° livello compaiono la frenata automatica e la capacità di mantenere la distanza dal veicolo che ci precede. Nel 2° si aggiungono lo sterzo assistito, l’assistente di controllo corsia o alle code. Il 3° (non ancora omologabile in Europa) prevede già la guida autonoma in alcune condizioni, come la guida in autostrada. Il tutto regolato da radar, sonar e telecamere.
Nel 4° e nel 5° si hanno in sostanza vetture che possono andare da sole in qualsiasi condizione: nel livello 4 c’è ancora il volante che il conducente può utilizzare quando vuole. Nel livello 5 siamo sul pianeta della completa automazione, senza volanti né pedali né altro: il mezzo procede da solo il 100% del tempo.

Come riportato da Quattroruote.it (qui l’articolo) il ceo di PSA Carlos Tavares pur continuando a investire nella sicurezza, sottolinea come non sarebbe conveniente né per i costruttori né per i clienti arrivare a una guida completamente autonoma, ovunque. Ciò perché i costi di sviluppo sono così elevati (un mezzo a guida autonoma deve far parte di un “ecosistema” in cui tutto è collegato in tempo reale, in 5G).

Guida autonoma che, invece, sempre per Tavares è ideale per condizioni di mobilità cittadina controllata, come corsie preferenziali per il trasporto pubblico e dove i costi della ricerca e della produzione possono essere più facilmente assorbiti. Sulla stessa linea anche l’ex socio di Steve Jobs, Steve Wozniak, che ha dichiarato come “sul livello 5 mi sono arreso”.

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