Conviene avere un’automobile alimentata a metano o gpl? Calcolatrice alla mano, in termini di costi assolutamente sì. Anche rispetto all’ambiente questa doppia soluzione è di gran lunga migliore rispetto al solo benzina e tanto più al diesel. Sta di fatto, però, che a fronte di una rete molto capillare su tutto il territorio nazionale, è impossibile fare rifornimento in modalità self-service.

Se la marcia legislativa del gpl è partita sulla carta nel 2007 e a oggi vede 0 (leggasi “zero”) pompe utilizzabili dagli automobilisti sul territorio italiano oltre gli orari canonici di apertura delle stazioni di servizio, il metano è ancora più indietro.

Ma partiamo proprio dal metano che registra una buona novità: in questo mese di marzo 2019 i ministeri degli Interni e dello Sviluppo economico hanno acceso il semaforo verde al decreto che autorizza il rifornimento “fai da te” per i proprietari dei veicoli a doppia alimentazione benzina-metano. Al di là dei 30 giorni canonici di attesa per la sua entrata in vigore una volta pubblicato il testo sulla Gazzetta Ufficiale, l’effettiva operatività di questo servizio dovrà sottostare alle norme (e ai tempi) attuative.

L’iter prevede – giustamente – la creazione di una piattaforma online accessibile a coloro che hanno mezzi a metano, dove frequentare di un corso che indicherà le procedure di rifornimento in modalità self-service e le azioni da mettere in pratica in caso di pericolo.

Allo stesso modo i distributori a metano dovranno essere equipaggiati con sensori/schede personali che riconoscano che il mezzo accostato alla colonnina sia alimentato a metano (autorizzando quindi il rifornimento e scongiurando la possibilità che qualcuno riempia abusivamente bombole a mano invece che il serbatoio dell’auto), che abbia un sistema di videosorveglianza e uno di emergenza.

Proprio su questi ultimi punti – dettaglio più, dettaglio meno – sta procedendo a velocità da tartaruga il viaggio relativo al gpl, nonostante l’Italia sia il secondo paese in Europa per auto immatricolate con questa alimentazione (2,2 milioni) e abbia una rete di distribuzione in costante crescita, a oggi con oltre 4.000 colonnine su tutto il territorio nazionale.

Il primo decreto legislativo sul self-service del gpl è del 2007. Nel 2014 ne è seguito un altro più specifico, nel 2016 sono state recepite le norme attuative in termini di sicurezza e organizzazione e, a quanto pare, nei prossimi mesi potrebbero arrivare novità concrete con un paio di stazioni pilota nel nord Italia. Per il momento, bisogna sempre ricordarsi di fare rifornimento in orari diurni o affidarsi temporaneamente all’alimentazione a benzina.

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