Quando la colpa di un danno all’auto per aver centrato una buca o, peggio, di un incidente con conseguenze per conducente, passeggeri o pedoni può essere addebitata a chi guidava oppure – al contrario – all’Ente proprietario del tratto stradale? A quest’ultimo, infatti, l’articolo 14 del Codice della Strada assegna il compito dell’efficienza delle strade, di una regolare manutenzione, dell’apposizione della segnaletica e tanto altro ancora.

Dal punto di vista dell’Ente, affinché sia tenuto a risarcire un danno causato da una buca va in primis dimostrato il rapporto di causa-effetto tra questo e l’anomalia sulla strada. Non secondariamente, deve anche sussistere il rapporto di custodia e cioè che l’Ente abbia l’effettivo potere di controllare e agire sul quel tratto viabile.

Dal punto di vista dell’automobilista, è buona regola documentare il più possibile il danneggiamento, la causa e la dinamica. Come? Facendo fotografie, raccogliendo testimonianze, chiamando la forza pubblica e in caso di feriti il Pronto Soccorso (o recandovisi in seguito se non si necessita di immediata assistenza). Tutta la documentazione andrà inviata all’Ente.

Per chiedere un risarcimento bisogna però dimostrare di essere nel giusto: cioè, che si rispettavano i limiti di velocità, che abbiamo fatto di tutto per evitare la buca (che quindi ci siamo trovati di fronte a un evento imprevedibile, ovvero che la buca non era né visibile né evitabile), che la stessa non era segnalata, che non eravamo distratti ad esempio dall’utilizzo di smartphone o navigatore, che la cavità non è stata causata da eventi di forza maggiore (nubifragi o calamità naturali).

Nel caso di cartellonistica non visibile ad esempio perché deteriorata, errata o del tutto assente o perché coperta dalla vegetazione, è più semplice ottenere un rimborso perché non vale la regola che come conducenti avremmo dovuto fare di tutto per evitare di “cadere” nell’asfalto a forma di groviera.

In ogni caso, nel caso un detrito alzatosi da una strada dissestata colpisca il nostro parabrezza danneggiandolo oppure una piccola scheggiatura si trasformi in una crepa pericolosa dopo aver subito il contraccolpo per aver centrato una buca, i centri operativi Doctor Glass sono operativi su tutto il territorio, con l’aggiunta del servizio A.D.A.S. per la ricalibratura dei sensori di assistenza alla guida e pronti a riparare qualsiasi danno a parabrezza e cristalli.

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