Girando per la città di Tokyo, dove milioni e milioni di persone ogni giorno viaggiano oltre che su treni e metropolitane, anche in macchina, scooter e autobus, una delle prime cose che passa all’occhio – anzi alle orecchie… – di un occidentale è l’inesistente rumore molesto dei clacson. Camminando per una città, cittadina o paese italiano, al contrario, si odono quasi più le “strombazzate” provenienti da sotto il cofano che il rumore dei motori termici. Sicuramente la calma, la saggezza e il rispetto orientali si riflettono anche sullo stile di guida dei giapponesi, ma è altrettanto certo che in Italia si fa un eccessivo utilizzo di questo segnalatore acustico che in realtà è ben regolato dal Codice della strada (articolo 156).

Ma cosa dice la legge? L’utilizzo del clacson è consentito “ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti”. Ciò, in particolare, legato alle manovre di sorpasso e di giorno. Di notte, infatti, al suono va sostituito una breve intermittenza con i “proiettori di profondità”.

Come va usato il clacson?

1)      Con la massima moderazione.

2)      Con una durata il più breve possibile.

3)      Solo ai fini della sicurezza stradale.

Mettendosi ad osservare il traffico, possiamo notare da soli che come la “sinfonia” delle trombe proveniente da auto, mezzi commerciali e pesanti è tutt’altro che in regola. Quante volte – solo per un esempio – capita che in coda si sentano echi lunghissimi di clacson perché il traffico non scorre abbastanza nonostante il semaforo verde? In questo caso vengono infrante tutte e tre le regole appena elencate. E il clacson diventa più una valvola di sfogo che di avvertimento di un possibile pericolo…

Insomma, la quasi totalità degli automobilisti commette un’infrazione ogni volta che preme il clacson, rischiando dai 41 ai 168 euro di multa. Ma quanti di noi hanno subìto una sanzione amministrativa di questo genere a fronte di un uso sconsiderato o comunque “abbondante” del proprio clacson?

Le auto elettriche aiuteranno a far diminuire le cacofonie stradali? Dal 2019 è infatti previsto che i veicoli ibridi o elettrici dovranno emettere un leggero rumore (probabilmente un sibilo, come già quello in funzione sugli scooter elettrici che si possono noleggiare ad esempio a Milano) sotto i 20 km/h in modo da essere avvertiti meglio dai pedoni, dai ciclisti e dagli altri automobilisti. Ma se da una parte grazie all’elettrificazione si abbatterà il suono dei motori, dall’altra chissà che i già tanti “molestatori” armati di clacson non ne approfittino per mantenere in media, aumentandolo, il fastidioso e illegale rumore a cui – purtroppo – siamo abituati lungo le nostre strade.

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