Se la maggior parte della popolazione nell’ultimo anno è stata alle prese con lockdown e coprifuochi notturni, con una drastica diminuzione dell’utilizzo dei veicoli, la sonnolenza al volante rimane sempre uno dei principali nemici degli automobilisti: secondo dati ACI, un incidente su 5 dipende proprio da stanchezza e colpi di sonno. Al traffico privato si aggiungano poi le categorie professionali che, senza vincoli di orari, sono sempre esposte al problema della sonnolenza.

Con una auspicabile ripresa del vivere precedente alla pandemia – grazie alla natura che farà il suo corso, alla campagna vaccinale e a sempre migliori contromisure – riprenderemo più spesso a viaggiare. Senza “allenamento” da un anno, ecco che dovremo essere ancora più attenti nei lunghi spostamenti e in quelli nelle prime ore nel mattino, dopo pranzo o notturni.

SONNOLENZA SOTTOSTIMATA
“La sonnolenza alla guida, pur essendo all’origine di molti incidenti, è ancora sottostimata come fattore determinante di rischio – sottolinea l’Automobile Club d’Italia – Le statistiche indicano genericamente come prima causa di incidente stradale la “distrazione”, spesso frutto proprio della stanchezza e della sonnolenza del guidatore. Quest’ultima quasi mai viene presa in esame di per sé come “causa”, messa in ombra da fattori più evidenti e misurabili (velocità eccessiva, situazione meteo, condizioni del veicolo etc.)”.
Invece, “l’eccessiva sonnolenza è associata approssimativamente (come causa diretta o concausa) ad un quinto degli incidenti stradali (1 su 5) ed è una delle principali cause di incidenti mortali in autostrada”.

IL VADEMECUM
Per scongiurare queste situazioni, ecco alcuni consigli utili da osservare prima e durante la guida e alcune cose da sapere.
–       La possibilità di incidente aumenta di ben 4,5 volte se si dorme meno di 5 ore a notte.
–       Stare svegli per 24 ore rallenta la percezione come se si avessero nel sangue livelli di alcol uguali o superiori a 1,00 g/l. Stare svegli per 18 ore, invece, di 0,5 g/l.
–       Dormire a sufficienza la notte prima di partire o fare un riposo di circa 1 ora prima di mettersi al volante.
–       Evitare alcolici e valutare con un medico l’eventuale assunzione di farmaci. Mangiare leggero e bere acqua.
–       Tra i campanelli di allarme della sonnolenza ci sono: sensazione di bruciore agli occhi; sbadigli; palpebre che si chiudono; testa che scivola in avanti; pensieri confusi; difficoltà a ricordare i tratti di strada percorsi negli ultimi chilometri; senso di irrequietezza.
–       Durante la guida fermarsi subito in caso di questi e altri sintomi.
–       La dose di caffeina di due tazzine ci aiuta a stare svegli solo per circa 1 ora.
–       Abbassare il finestrino, alzare la musica, bere bevande energetiche, mangiare dolci sono tutti rimedi molto temporanei.
–       Fare un riposo di circa 20 minuti prima di ripartire. Non superare i 30 minuti altrimenti il rischio è entrare nel sonno profondo.

ADAS E TECNOLOGIA
Gli ADAS (nella cui ricalibratura di quelli presenti dietro il parabrezza in caso di sostituzione Doctor Glass detiene una procedura altamente specializzata) sono senz’altro un significativo aiuto anche in caso di sonnolenza. A iniziare dalla frenata automatica di emergenza (Automatic Emergency Breaking), al mantenimento della distanza dai veicolo che ci precedono (Adaptive Cruise Control) fino all’assistente di controllo corsia (Line Keeping Assist).

Agli Advanced Driver Assistance System (ADAS, appunto), sempre più veicoli montano di serie o hanno tra gli optional dei sensori che interpretano anche lo stato di attenzione, stanchezza e sonnolenza del conducente, facendo scattare vari tipi di alert.

Non ultimo, esistono in commercio vari dispositivi, collegati anche con lo smartphone, in grado di percepire lo stato di alterazione della veglia e avvertire il guidatore.

Articoli correlati