Immatricolazioni auto a marzo 2021 rispetto al marzo 2020 in vertiginosa crescita: +497,2% grazie a 169.684 nuove unità. Un boom che, però, non deve far illudere. Tanto che l’UNRAE effettua un confronto più realistico direttamente con l’anno pre pandemia, ovvero il 2019. Rispetto allo stesso mese di due anni fa, infatti, il mercato fa segnare una flessione del -12,7%. Il primo trimestre 2021 ha invece segnato 446.978 immatricolazioni, con un +28,7% sul 2020, ma -16,9% rispetto al gennaio-marzo 2019. Insomma, ogni segno positivo è sempre benvenuto, ma la situazione non è affatto rosea.

NUOVI INCENTIVI QUANDO?
“Il continuo calo delle immatricolazioni, che va ovviamente misurato sul 2019 poiché marzo 2020 non può essere metro di paragone, preoccupa sempre più il mercato e le imprese – commenta il presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, Michele Crisci – A fronte di questi dati, il rifinanziamento degli incentivi per consentire la rottamazione nella fascia 61-135 g/km CO2 fino a fine giugno è a nostro parere una necessità non ignorabile da parte del Governo. Gli incentivi hanno fino ad oggi permesso di velocizzare il ritmo di sostituzione delle vetture con oltre 10 anni di vita, facendo risparmiare all’ambiente decine di migliaia di tonnellate di CO2, e nel contempo velocizzando la transizione verso le nuove motorizzazioni a bassissimo impatto che per la prima volta in Italia a febbraio, nel caso delle ibride, hanno superato le vendite di diesel”.

IMMATRICOLAZIONI PER ALIMENTAZIONE
Rispetto al mese precedente le auto ibride continuano a diffondersi tanto che, a marzo e grazie agli incentivi, sono risultate la seconda motorizzazione acquistata dagli italiani. La quota di mercato è del 27% con un sorpassa storico verso il diesel che scende al 24,4%. Al primo posto si conferma stabile il motore a benzina al 31% a marzo e al 33,1% in gennaio-marzo. Per l’alimentazione a metano la quota sale al 2,6% e il Gpl al 6,1%. Gli incentivi – sottolinea UNRAE – per le vetture a bassissimo impatto evidenziano in marzo un boom per le auto plug-in salite al 4,5% di quota e per le BEV al 4,3% (rispettivamente al 3,6% e al 3% di rappresentatività nel cumulato).

IMMATRICOLAZIONI PER SEGMENTO
Le reginette della strada rimangono le city car con il 15,7% di quota (17% nel 1° trimestre), le utilitarie invece crescono al 38,8%, in linea con il 39,1% del trimestre; stabili all’1,8% nel mese e nel cumulo le vetture del segmento E e quelle del segmento F allo 0,3%. Le medie (C) ridimensionano la quota al 29,6% (29% in gennaio-marzo), mentre il segmento D sale al 13,7% (12,8% nel cumulato).

IMMATRICOLAZIONI PER CARROZZERIA
Fra le carrozzerie, prosegue costante la scelta verso i crossover e i fuoristrada che in marzo coprono quasi la metà delle vendite (48% nel mese e 46,9% nel cumulato) e quella delle sportive (cabrio, spider e coupé). Al contrario, si conferma il progressivo calo delle berline, al 44,1% nel mese, delle station wagon al 4,1%, dei monovolume complessivamente considerati e delle multispazio.

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