Le aziende automobilistiche affrontano le sfide dei cambiamenti globali trasformandosi da imprese costruttrici a imprese che vengono anche servizi sempre più complessi, non solo alle aziende ma anche alle famiglie. È il caso del noleggio a lungo termine – e in futuro della guida autonoma – rivolto sempre più ai privati: basta andare sul sito di una casa automobilistica, scegliere il proprio modello, dotarlo di optional, inserire dati personali e carta di credito e il gioco è fatto. La vettura ci verrà consegnata direttamente sotto casa oppure basterà ritirarla in concessionaria. E non basta: l’unico costo extra – oltre a quello scalato mensilmente sulla carta di credito – sarà il carburante, dai combustibili all’elettricità. Perché assicurazione, bollo, tagliandi e auto sostitutiva, cambio gomme estive/invernali è compreso nel prezzo.

È addirittura possibile prenotare il tagliando via app e l’auto verrà ritirata direttamente dove l’abbiamo parcheggiata. Al suo posto troveremo un mezzo sostitutivo. Inoltre, addio chiave: aperture, chiusure e accensione sono tutte regolate via app, così come la condivisione del veicolo tra i vari membri di una famiglia.

NOLEGGIO: COME FUNZIONA? CONVIENE?

Il Corriere della Sera ha effettuato alcune elaborazioni con vari modelli, compresi Fiat 500, Tipo e Panda, Seat Arona, Ford Puma, Peugeot 3008, Nissan Leaf e Volkswagen Golf, con motorizzazioni varie dai classici diesel e benzina, a ibride a full electric.

In linea di massima i noleggi a lungo hanno una durata di 36/48 mesi. È importante verificare e stare attenti ai limiti del chilometraggio annuale, superati i quali si devono pagare delle penali. E ovviamente stare attenti alle multe. Tutto il resto, come detto, rientra nel canone mensile.

Le offerte sono molte e per capire cosa fa al caso nostro e se questo tipo di offerta ci conviene veramente, bisogna applicarsi un po’. Ma se siete “smart”, avete un occhio di riguardo alla sostenibilità, non volete pagare la vettura per intero all’inizio, non fate più di 15-20mila chilometri l’anno, l’argomento è sicuramente da approfondire.

LA GUIDA AUTONOMA E LE ASSICURAZIONI

Un altro esempio, che però riguarda il prossimo futuro, è quello della guida autonoma. Attualmente viene effettuata solo a livello di sperimentazione, ma è solo questione di tempo grazie anche alla connessione 5G che garantirà collegamenti tra veicoli e infrastrutture praticamente in tempo reale, senza latenza.

Perché la guida autonoma? Nel caso di scongiurabili incidenti, ad esempio, chi pagherà visto che il conducente non esisterà più o passerà in secondo piano? Se un dispositivo tecnologico non funziona, è responsabilità del proprietario/noleggiante o delle case costruttrici? Che, al di là di coprirsi con una polizza, diventeranno appunto sempre più anche società di servizi, non ultimo assicurativi o comunque al centro di un variegato universo di nuove necessità che mercato e tecnologia impongono.

SENZA PILOTA IN 5 MOSSE

I livelli di guida assistita e autonoma sono 5.   Dal 1° al 3° livello siamo nella guida assistita, con vari servizi tra cui frenata d’emergenza, cruise control adattivo, assistente di controllo corsia o alle code. In particolare, il 3° livello prevede la possibilità (per ora sperimentale) di guida autonoma solo in determinati tragitti prestabiliti. Il 4° livello è la guida autonoma, però con conducente pronto a intervenire (e ci sono ad esempio molti casi di bus pubblici operativi in tutto il mondo) mentre nel futuribile livello 5° i veicoli non avranno né volanti né pedali… Buon viaggio!

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