Quando si mettono insieme le parole “sicurezza” e “ADAS” (Advanced Driver Assistance System) i numeri sono sempre positivi. Grazie a questi sistemi, infatti, i tamponamenti vengono ridotti fino al 45%, mentre auto vecchie senza dispositivi hanno un rischio di venire coinvolte in un incidente ben tre volte superiore rispetto ai nuovi di ultima generazione.

A dirlo è una ricerca presentata da Automobile Club d’Italia e Bosch, realizzata dalla Fondazione Filippo Caracciolo di ACI in collaborazione con il Politecnico di Torino che ha preso in considerazione le informazioni dalle “scatole nere” di 1,5 milioni di veicoli nel 2017 e 1,8 milioni nel 2018, quelle sulla natura degli incidenti estratte dal database ACI-ISTAT e i numeri sul parco circolante del PRA.
Del resto deve sempre far riflettere – sottolinea Gabriele Allievi, Amministratore Delegato Bosch Italia – che “come è indicato dalle stime delle Nazioni Unite il 90% degli incidenti stradali è attribuibile all’errore umano.

PIÙ ADAS E PIÙ EDUCAZIONE STRADALE
“Una maggiore e più accessibile diffusione dei dispositivi ADAS rappresenta una straordinaria opportunità per ridurre il numero dei sinistri sulle strade”. Lo ha dichiarato Giuseppina Fusco, presidente della Fondazione Caracciolo e vice presidente dell’Automobile Club d’Italia. “Questo, tuttavia – ha aggiunto Fusco – non ci esonera dall’impegno educativo nei confronti dei conducenti, chiamati sempre più all’adozione di comportamenti di guida vigili e rispettosi delle norme, per un modello di condivisione della strada, nel quale possano circolare in piena sicurezza autovetture e nuovi veicoli leggeri, monopattini e hoverboard elettrici”.

SENZA ADAS: 15 SINISTRI IN 1 MILIONE DI KM
Dallo studio ACI – Bosch emerge come un veicolo immatricolato da più di quindici anni presenta quasi il 50% di probabilità in più di essere coinvolto in un incidente grave rispetto a uno immatricolato da soli due anni. Inoltre, i modelli dotati di un numero maggiore di ADAS sono coinvolti in un incidente 5,7 volte ogni milione di chilometri, mentre i veicoli sprovvisti di tali tecnologie sono esposti a un rischio triplo, rimanendo coinvolti fino a 15 volte ogni milione di chilometri percorsi. Ancora, in relazione all’efficacia del sistema di assistenza alla frenata, è stato dimostrato che alcuni modelli di veicoli dotati di questo sistema hanno fino al 38% di probabilità in meno di essere coinvolti in un incidente stradale rispetto alle vetture che ne sono sprovviste, sottolineando come la diffusione delle auto dotate del sistema di assistenza alla frenata sulle nostre strade sia ancora limitata.

DAL 2022 AL 2024 SCATTA L’OBBLIGO DEGLI ADAS
Leggi l’approfondimento sulle NEWS di Doctor Glass.

EVITATO 1 TAMPONAMENTO SU 2
“La ricerca svolta nel 2020 – sottolineano i promotori – rappresenta un passo in avanti, restringendo il campo d’indagine agli incidenti per tamponamento e al ruolo svolto dal sistema di assistenza alla frenata (Autonomus Emergency Break). I risultati, espressi sotto forma di IS (indicatori di sinistrosità: rapporto tra numero di incidenti e percorrenze dei veicoli), dimostrano che l’introduzione del sistema di assistenza alla frenata migliora la sicurezza in modo significativo. La riduzione dei sinistri per tamponamento nei veicoli con meno di 3 anni è stimata al 45%: in media, quasi 1 tamponamento su 2 è evitato grazie a tale tecnologia. Un dato non trascurabile se si considera che gli incidenti per tamponamento rappresentano circa un terzo del totale”.

 

DOCTOR GLASS IN PRIMA LINEA
I dottori su oltre l’85% della rete distribuita lungo la Penisola garantiscono – tra gli altri servizi, dalla sostituzione od oscuramento dei cristalli ai trattamenti igienizzante a quello antipioggia – la perfetta ricalibratura degli Advanced Driver Assistance System in caso di cambio del parabrezza grazie al proprio servizio ADAS.

 

Articoli correlati